La mia seconda m-a-r-a-t-o-n-a. In otto lettere quanta vita ci sta dentro..? per la precisione 3h46'06".
E non solo:
ci stanno  dentro chilometri e chilometri di allenamenti, l'agitazione della notte prima, l' ansia di svegliarsi tardi e trovare la strada già chiusa al traffico, ci sta lasciare la Elly a Torbole per la sua gara alle 7 e mezza per poi ritrovarla 5 ore dopo all' arrivo che ti aspetta (grazie!!)

ci sta un vento forte e gelido che viene da nord, e il riscaldamento tutti dentro un parcheggio coperto
ci stanno i gel infilati dentro i pantaloncini, i gambaletti mai portati prima
ci sta avere i parcheggi a noi riservati, i battelli a noi riservati, un bellissimo braccialetto di riconoscimento azzurro x i runners
ci sta essere nelle prime file alle 9 pronto per lo sparo, sentire le solite stronzate del "vocalist" al megafono e le canzoni che danno la carica sparate sotto l' arco gonfiabile della partenza
ci sta prendere un ritmo blando i primi 3 km, poi sentirsi le gambe sempre più fluide
ci sta imporsi i 5'20"/km e passare da Riva al 12° km a 4'58"
ci sta la mezza a una media di 5'09" e purtroppo ci sta anche il crollo agli ultimi 5km...
Questo è lo sport che mi piace, ogni amatore è un atleta e i conti si fanno alla fine. E io li ho fatti dopo il trentacinquesimo, e mi è toccato tirare fuori le palle e stringere i denti per arrivare in fondo. Ma ce l'ho fatta, e fra gente felice che si trascinava o che si vomitava addosso (contenta), anche io ho tagliato il mio traguardo.
Assicuro che arrivare li, in fondo a un percorso “da soli ma in mezzo agli altri” dove hai dato veramente tutto e prendersi gli applausi sinceri di un paese intero, e una medaglia con su scritto "I did it" al collo è una cosa che ti strappa le lacrime dagli occhi, e anche questo 9 ottobre 2011 alla fine della mia seconda maratona mi sarei messo in un angolo dietro una transenna o appoggiato ad un albero e avrei pianto, per la fatica per i dolori per la fierezza per la gioia senza preoccuparmi nè di chi nè di come, felice di essere li.