La danza della realtà
Vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo sul ramo di un albero insieme al mio amico poeta, e come quella volta indimenticabile vorrei dedurre dal molto che non sappiamo quel poco di prezioso che sappiamo:
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che e' mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelta'.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da cio' che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che e' mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelta'.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da cio' che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.
Oggi ho passato molto tempo a pensare a queste parole, alla mutabilità della vita, la precarietà dei sentimenti, la forza dell' io, alla consapevolezza di essere una cosa unica e per questo riempirmi di orgoglio e di tristezza per quelle persone che non ti sanno leggere, o che non ti vedono proprio, prese più dalle cose che dalle persone, anche io alcune volte mi sono visto come loro e spaventa. E' uno spreco di vita, ma è la danza della realtà.
Ho voglia di salire in cima a una montagna, vieni?