E’ il sindaco Matteo Renzi vicino a un improbabile trio medusa in veste di Dante Alighieri a darci lo sparo del via, sono arrivato nella corsia di partenza un po’ in ritardo ma con la mia solita facciaculaggine sono salito fino alla quinta fila, Linus ovviamente parte in pole position..
Si parte.
Lasciamo piazza Santa Maria Novella ed entriamo nelle strette strade acciottolate del centro di Firenze, siamo più di mille e tre(cento), poco a confronto con i numeri della Deejay Ten di Milano ma  sembriamo comunque un fiume straripato che si riversa sulle strade della città, cosa che non è bene ricordare da queste parti, dobbiamo arrivare fino ai lungarni per uscire da queste strette vie e vedere il sole (e cominciare a sudare), dobbiamo arrivare ai lungarni per disperdere un po’ lo sciame di persone e cominciare a correre per il verso senza rischiare di inciampare su qualcuno e battere una boccata in terra. La 10k è una gara bella, nella quale la componente tattica e parsimoniosa che troviamo nella mezza e nella maratona va a farsi benedire; in una diecimila ti devi risparmiare ben poco, si viaggia sul limite della soglia  anaerobica e del lattato, si hanno gli urti di vomito all’ arrivo. A me piace tanto, non si ha tanto tempo per guardarsi intorno ma si sente di più la sana competizione, i sorpassi sono più combattuti, e in meno di un’ ora finisci.
Gli organizzatori hanno previsto due giri, non si esce dal centro storico, in pratica porta a prato, lungarni, porta romana, ponte vecchio, santa croce, duomo, piazza della repubblica, santa maria novella, tutto ben transennato e controllato da numerosi volontari, ciò nonostante non si sono evitate scene di turisti che stanchi di aspettare ti attraversano davanti, una bella noia. In zona duomo e repubblica la gente è veramente tanta, dopotutto siamo a Firenze in una calda domenica di fine maggio.
La deejay ten corre contemporaneamente alla deejay five, capitanata da un dantesco trio medusa caricato su un ape che incrociamo più volte intento ad aspettare ed infamare Linus ogni volta che passa loro davanti. Già Linus questa volta mi ero posto l’ obiettivo di arrivargli davanti dato che l’ ultima volta a Milano mi aveva preceduto di un solo minuto, però durante la gara non è facile individuarlo, infatti l’ ho già passato e non me ne sono accorto, me ne accorgo all’ arrivo dove lo speaker annuncia il suo passaggio al traguardo dopo che io ho già consegnato il chip e preso la medaglia della mia terza Deejay Ten..
Tempo: 45’44” posizione: 206 umore: contento