Il re diesis è uguale al mi bemolle
Alcune volte che vengo in negozio mi capita di lasciare la macchina sotto le finestre della scuola di musica. Così alle 9 di mattina mi capita di sentire qualcuno che suona un piano, o un violoncello. Magari piove, o il cielo e grigio, magari ho sonno o mi girano perchè sono in ritardo, però mi soffermo sempre un secondo li in quel piazzale sul retro di un palazzo vecchio dove non c'è mai nessuno, ascolto e mi chiedo chi ci sarà a quell' ora piegato sui tasti di un pianoforte o intento a pizzicare le corde di un violino, una viola, un contrabbasso, che faccia avrà quanto sarà grande, ci sarà qualcuno in quella stanza ad osservarlo o sarà solo con il suo strumento. Mi sembra che per quel secondo il mondo si fermi e mi rendo conto che non tutti sono di fretta o in ritardo in quel momento, e che qualche volta mi piacerebbe trovarmi seduto in quella stanza a non pensare ad altro che il re diesis è uguale al mi bemolle, con fuori qualcuno che mi ascolta.