"I suoi occhi sono la finestra attraverso la quale lui ha guardato questo mare oggi"

ci sono posti che per forza di cose associ a qualcosa, a qualcuno. Quando lui penserà a Lerici, penserà al castello, al mare chiaro, alle barche e a fazzoletti di spiaggie affollatissime che sembrano il rione dei dannati dell' inferno dantesco (diceva lei).
Penserà all' imbarazzo di lei, tangibile, alla sua contentezza, al suo sentirsi parte di un dialogo, al suo attimo di esitazione, ai suoi attimi di riflessione, a tutte quelle cose che non riesce a nascondere dietro al suo sguardo penetrante ma vulnerabile che la rende magnetica, e fragile.
Quando lui, una rosa appassita fra lenzuola bianche, penserà a cosa è stata la sua vita si troverà di nuovo immerso in giorni come quello, si troverà scaldato nuovamente da quella rassegnata luce arancione che illuminò i loro visi su quella terrazza alle 7 di sera.
Lui penserà alla prospettiva Nevsky
Lui penserà ad Amalia Grè
Lui penserà a Schiele, a Klimt, a Cezanne
penserà al Jazz
Penserà al Jazz ma anche a Marilyn Manson (ahahah)
Penserà al modo che aveva lui di fare le domande
E penserà al modo che aveva lei di imbarazzarsi per le risposte
Lui penserà alle stelle che hanno riempito la sua vita
Penserà agli occhi dipinti, ai pois bianchi e dirà grazie.
La morte non è mai una cosa brutta se la vita è stata bella.
E' così che se ne andrà.