Sono le 10.30 di sabato e ho già bruciato 2380 calorie.

Ora vado a mangiare una vaschetta di gelato per compensare.



Prima foto con Ricoh GR a pellicola

Firenze, 2020

Scattata su pellicola Fujifilm con Ricoh GR1s



Hiroshima, 1945-2020

Hiroshima, 2019

Non si può descrivere con le parole, 
talvolta neanche con i pensieri.



Focara

«Poi farà sì ch'al vento di Focara,

non farà lor mestier voto né preco»

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XXVIII Canto)




Hyères, 2020

Omaggio a Henrie Cartier-Bresson


 

ROBERT HERMAN 1955-2020

Amava il cinema e infatti le sue inquadrature erano molto cinematografiche.
Amava l’Italia dove trascorreva molto tempo, a Napoli soprattutto.
Newyorkese, bellissimo il suo lavoro “The New Yorkers”.

“Sono una persona fragile e la fotografia è il mio modo di relazionarmi con il mondo. Cerco pace vagabondando per la città. Dopo un pò ti ritrovi in uno spazio zen e il mondo rallenta. E quando guardi le cose da fuori ne noti alcune che gli altri ignorano, passando oltre.”





Io resto a casa

Una voce imponente, senza parola

ci dice ora di stare a casa, come bambini

che l’hanno fatta grossa, senza sapere cosa,

e non avranno baci, non saranno abbracciati.

Ognuno dentro una frenata 

che ci riporta indietro, forse nelle lentezze

delle antiche antenate, delle madri.


Guardare di più il cielo,

tingere d’ocra un morto. Fare per la prima volta il pane. Guardare bene una faccia. Cantare piano piano perché un bambino dorma. Per la prima volta

stringere con la mano un’altra mano

sentire forte l’intesa. Che siamo insieme.

Un organismo solo. Tutta la specie

la portiamo in noi. Dentro noi la salviamo.


A quella stretta

di un palmo col palmo di qualcuno

a quel semplice atto che ci è interdetto ora –

noi torneremo con una comprensione dilatata.

Saremo qui, più attenti credo. Più delicata

la nostra mano starà dentro il fare della vita.

Adesso lo sappiamo quanto è triste

stare lontani un metro.


(Mariangela Gualtieri)

 Più memoria, meno odio